Kumihimo - intreccio e tessitura: 2008

giovedì 10 luglio 2008

Ayetakadai

Mi sto cimentando col nuovo telaio. Ancora un prototipo, in verità, perchè prima di costruirlo decentemente, voglio provare i vari problemi di tessitura.
Quello vero si chiama ayatakadai, questo sgorbietto non ha ancora nome.
Ma funziona lo stesso

Spero di mettere presto un'altra foto delle trecce

venerdì 11 aprile 2008

cordoncini per bomboniere

Ecco un'altra idea ............

con il kumihimo potete creare i cordoncini per le vostre bomboniere.

Il sacchetto grande è stato fatto ad uncinetto, la treccia piatta di chiusura è in cotone rosa e marrone. I sacchetti piccoli sono in carta Pirkka , uno con treccia azzurra e bianca, l'altro con treccia fatta con il nastrino 3 mm rosa decorato con una farfalla sempre in carta.

Maristella

mercoledì 12 marzo 2008

Una parure

Le perline sono state aggiunte a grappolo durante la lavorazione dell'intreccio "kusari tsunagi". Questa parure ha vinto il concorso "Autunno in parure" lanciato dal forum Il giardino delle perle.

giovedì 28 febbraio 2008

embrasse per tenda

Questa struttura è fatta da due trecce a 4 fili interconnesse (kusari tunagi), eseguite con il maru-dai. La lunghezza della treccia è di 90 cm.; ho fatto le nappine aggiungendo altri fili per aumentarne il volume e creato l'anello di rifinitura.
Maristella

treccia piatta 8 fili

Ciao, questa collana è stata fatta con "coda di topo" e nastrino sottile. Unica attenzione è posizionare il nastro nello stesso verso così da avere un intreccio corretto. Ho usato come centrale un fiore fatto ad uncinetto usando colori in tono con la treccia. Il risultato è a mio parere soddisfacente.

Maristella

lunedì 25 febbraio 2008

Nuovi intrecci

Kumihimo: tecnica giapponese di intreccio

Tutti i popoli, fin dai tempi primitivi, hanno usato intrecci di fili o corde per vari usi.
Il kumihimo venne introdotto in Giappone dalla Cina verso il 4 secolo d.C.. A quel tempo si intrecciava solo con le dita, senza l’aiuto di telai. Con l’espansione del buddismo, intorno al 4-5 secolo, e l’uso di corde decorative nelle cerimonie religiose, si ebbe uno sviluppo di nuove tecniche di intreccio, fino a raggiungere l'apice nella società dei Samurai, dove le trecce venivano impiegate per allacciare le parti dell’armatura e sostenere le spade, creare una presa sicura sul manico. La vita del Samurai dipendeva dalla sua abilità di intrecciare, quanto dalla sua capacità di combattere.
Con la fine della civiltà dei Samurai, ci fu un vero sviluppo culturale giapponese e anche il kumihimo si arricchì di nuovi disegni e intrecci. Nel 16 secolo si usarono intrecci di seta per decorare gli abiti ed i sontuosi costumi di scena del teatro giapponese. In questo periodo venne inventato il takadai, che permetteva un intreccio su due livelli. Quella che prima era una tradizione orale, ora veniva documentata e nacquero nuovi designer dell’intreccio.
Fino alla seconda guerra mondiale, quando l’introduzione dell'abbigliamento occidentale ridimensionò il numero degli artigiani di kumihimo. Intorno agli anni ’70 nacquero scuole per mantenere viva la tradizione di tale tecnica come hobby.
Con fili di diversa natura (seta, lana, cotone) di diversi colori, si possono creare strutture tonde, piatte, triangolari e di altre forme per bigiotteria, corde, cinture, nastri decorativi per abbigliamento e sciarpe. Con grande spazio alla creatività.
Si usano diversi telai per la produzione delle varie strutture.